Green markers show ports whose location in uncertain
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A
Abandonment/loss of small boat, Cutting of anchor line, Jettison, Storm, Strong wind
>=27-02-1669
(not shown on the map - Add Coordinates)
B
Sought refuge, Storm
<=02-04-1669
(not shown on the map - Add Coordinates)
C
Accidental Damage to Equipment, Ship diverted from its path, Ship Grounded, Shipwreck, Storm, Strong wind
<=03-04-1669
(not shown on the map - Add Coordinates)
Red circles show the possible range that the event occured in
Carico di baccalà da Genova a Senigallia, in parte scaricato ad Ancona. A Senigallia si fa un nuovo carico e si riprende il mare. Redatto nella torre di Porto Baratto, giurisdizione di Populonia, di fronte al sergente maggiore Gio. Paolo Ruggieri, commissario di Populonia per conto dell'eccellentissimo signor Pasquale Ludovisi. Parte del baccalà viene portato ad Ancona come ordinato dal mercante Vianelli e viene consegnato a un droghiere ed il resto a Senigallia, dove si riceve il nolo. Vianelli a Senigallia fa caricare 300 rubbi di grano, mentre 44 sono acquistati dal patrone per proprio conto. Inoltre il patrone riceve 4 sacchi dal nipote del potestà della Rota locale e sulla barca si trovavano 5 rotoli di tabacco e 1 cassa di Chonpollete, oltre alle merci caricate dai marinai. Una burrasca di maestrale e gragnola nel golfo di Ancona e Venezia costrinse al getto di grano ed altre merci, con perdita dello schifo, come risulta da un consolato fatto a Brindisi. Di giorno si tagliano due ancore e quattro gomene. A Brindisi si caricano un nuovo schifo, tre gomene e altro cordame che, secondo il console genovese a Brindisi, appartenevano al petacchio del capitano Gio. Baptista Ferraro e capitano Ghiglino ed erano da consegnare a Giulio Pallavicino. A Messina si acquista una nuova ancora. Partiti da Civitavecchia verso Genova il maltempo costringe a fermarsi a Portoferraio alle 4 di notte, ripartendo a mezzogiorno del 2 aprile. Si vuole raggiungere Porto Baratto ma si alza una burrasca di venti di libeccio e non si riesce a superare il capo di Populonia per andare a Piombino. Ci si ferma a mezzanotte alla torre di Porto Baratti con tre ancore, ma si strappano le gomene e il mare forte fa andare il vascello in spiaggia. L'equipaggio abbandona il vascello con lo schifo per salvarsi. La merce è persa. Si manda a chiamare il console genovese Lorenzo Tamagni per assistere al recupero delle merci.
First recorded departure date:<=31-12-1668 (Genoa)